venerdì 24 settembre 2010

Annozero nuovo, vecchie ruggini tra Santoro e Masi


Ieri sera prima puntata della nuova stagione di Annozero. Al solito Santoro dedica tutta l'anteprima a autocelebrarsi ( pagato da noi contribuenti) come l'unico interprete della autentica libertà di stampa. Nell'esempio da lui fatto ( invero piuttosto contorto) sarebbe l'unico produttore di bicchieri ad avere il coraggio di fabbricare un prodotto diverso, rifiutandosi di fabbricarlo con il marchio "Libertà" (????). Insomma un martire solitario circondato da infidi cattivoni aventi come unico obiettivo quello di censurarlo.
Va detto che Santoro pur enfatizzando drammaturgicamente la sua condizione una qualche ragione la ha, perchè effettivamente ci sono in Rai personaggi come il direttore generale Masi che non perdono occasione per criticarlo, non accorgendosi di ottenere l'effetto contrario di contribuire alla beatificazione mediatica di Sant'oro . Nel caso specifico la puntata è stata poi dedicata al duello tra Fini e Berlusconi e alla questione giustizia. E Masi fedele al suo ruolo si è subito scagliato contro la mancanza di contraddittorio della trasmissione rea di aver dato spazio ai finiani ( presenti con Italo Bocchino) senza alcuna possibilità di controbattere da parte dei seguaci del Cavaliere.
Personalmente non ritengo così indispensabile il contraddittorio in un programma tv di approfondimento come Annozero che rappresenta un punto di vista, non la verità incarnata. E con tale consapevolezza andrebbe valutata dal telespettatore maturo. Inoltre non si capisce per quale motivo Masi non usi almeno altrettanto rigore nei confronti della linea editoriale filogovernativa di Minzolini che in quanto direttore di un telegiornale del servizio pubblico, dovrebbe avere il dovere principale di presentare le notizie con un equilibrio finora assai carente.
Masi & C. hanno tramutato in forza il principale difetto di Annozero: la sua faziosità. E le ruggini tra Santoro e i suoi detrattori finiscono per avere molto più impatto mediatico della qualità dei contenuti del programma sttesso

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