Le elezioni in Svezia vedono il crollo dei socialdemocratici e la vittoria dell'alleanza di centro destra ma senza la maggioranza in parlamento necessaria per la formazione di un governo. Il suo leader il primo ministro uscente Fredrik Reinfeldt guarda ai Verdi che cercheranno di alzare il prezzo. Ma la novità più rilevante riguarda l'ingresso in Parlamento della destra xenofoba ( denominato partito dei democratici) di Jimmie Akesson che con il 5,7% dei consensi conquista venti deputati. Deve destare estrema preoccupazione il fatto che molti dei suoi elementi provengono dal neonazismo. Ma grazie alla fotogenia del suo leader Akesson e con il rassicurante richiamo ai valori tradizionali dell'ordine e della famiglia il partito xenofobo è riuscito a conquistare spazio e visibilità . I Democratici si oppongono alla costruzione di moschee e agli stranieri, in un Paese in cui gli immigrati costituiscono il 14% della popolazione, e trovano nel disagio dei giovani e dei disoccupati la base del proprio successo elettorale.
lunedì 20 settembre 2010
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1 commenti:
magari a furia di accogliere tutti si sono comprensibilmente stancati
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