Rompere con Fini per poi cercare di ricomporre una maggioranza comprando qualche finiano dissidente, o andare alle elezioni: questa è la strategia di Berlusconi
Ma non sa come attuarla. Sperava che il discorso di Mirabello gli desse il destro per compiere la frattura imputandone la responsabilità allo scomodo alleato.
Ma ciò non è avvenuto: Fini si è dichiarato fedele al programma concordato con gli elettori ma non intende concorrere all'approvazione di leggi come il processo breve che invece tutelano il Cavaliere a danno degli interessi della collettività.
Allora occorre proseguire nell'accerchiamento. L'ultima manovra è clamorosa: andare da Napolitano per chiedere le dimissioni di Fini da presidente della Camera. Il fatto che il presidente della Repubblica non abbia alcun potere di sfiduciare un presidente di Assemblea a Berlusconi interessa poco. Per lui i suoi interessi contingenti vengono prima del rischio di creare una confusione istituzionale senza precedenti.
martedì 7 settembre 2010
Confusione istituzionale: Berlusconi chiede a Napolitano di cacciare Fini da presidente della Camera
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