mercoledì 23 dicembre 2009

Termini Imerese: le ragioni degli operai e quelle di Fiat


La fine della produzione auto di Termini Imeresse annunciata da Marchionne per dicembre 2011 è l'ennesimo colpo da K.O all'economica meridionale. Un provvedimento annuniciato quello del Lingotto, e probabilmente inevitabile. Termini Imerese con i suoi 1400 operai è l'impianti più piccolo tra quelli italiani della Fiat ma nello stesso tempo è il più costoso perché le auto prodotte devono essere trasportate via nave e poi affrontare un viaggio da Odissea attraverso le fatiscenti strade del meridione. Il mercato dell'auto è in crisi e le case devono prendere le contromisure concentrando la produzione negli stabilimenti più grandi. E infatti la Fiat negli altri impianti (Mirafiori, Pomigliano D'arco, Melfi, Cassino) porterà le auto prodotte da qui al 2012 da 650 mila a un milione l'anno per ulteriori investimenti ammontanti altri otto miliardi. Termimi Imerese non rientra in questo piano del Lingotto perché ancora una volta il Mezzogiorno sconta la sua cronica mancanza di infrastrutture che rendono le pochi industrie che ancora vi rimangono delle cattedrali nel deserto. E i dipendenti vivono l'incubo della perdita del posto di lavoro, un futuro in bilico da figli di un Dio minore. Con la ciambella di salvataggio di una possibile riconversione dell'impianto. Per produrre cosa ancora non si sa...

1 commenti:

Neo-Machiavelli ha detto...

Con soldi dei contribuenti se fa una fabbrica dove è più conveniente o dove la mafia e corruzione ha più potere? Altri soldi per una fabbrica continuare a costruire auto dove costano più? Ricordo di avere sentito in TV che la stessa macchina Fiat costruita in Sicilia costa €1.000 in più. Ricordo di avere letto da qualche parte che salari a Sud sono 20% inferiori al Nord. A Rai3 ho sentito un lavoratore a manifestare: “vogliamo inchiodare il governo per costruire auto in Sicilia, costa lo stesso, salari sono gli stessi, costo di lavoro è lo stesso…” (6-7). Verità di Rai3 o populismo?
Se salari sono in media inferiore del 20% al Sud ma sindacati alzano salari uguali al Nord nella fabbrica creata e mantenuta con soldi dei contribuenti sarà la politica più giusta e intelligente? O una politica populista condizionata del populismo di una TV pubblica?
Ricordo Sgarbi a dire che se fa l’eolica non dove soffia il vento ma dove è la mafia. Questa fabbrica è stata fata con soldi dei contribuenti per essere mantenuta dei contribuenti dove costa più per dare soldi alla mafia? Ma sarà la politica più intelligente salvare o creare posti di lavoro con soldi dei contribuenti per mafia, corruzione, sprechi, economie fallite, dove sindacati hanno più potere, dove manifestanti fanno più spettacolo o Rai3 ha più simpatia? Il marxismo all’italiana ha dato soldi dei più onesti contribuenti a più combattenti, con mafia, corruzione, manifestazione, sindacati e informazione più populista. Immagino una rivoluzioneNEOmarxista, con altra giustizia che sequestra quelli 200 miliardi di fatturato della criminalità per una migliore economia, politica, giustizia, cultura, informazione e volontariato.
http://neo-machiavelli.ilcannocchiale.it/2009/12/24/fiat_alitalia_innse_sgarbi_eol.html