martedì 1 dicembre 2009

Berlusconi e Lukashenko:due campioni della democrazia


Berlusconi durante la sua visita in Bielorussia elogia il presidente bielorusso Lukashenko: secondo il nostro premier se egli prende tanti voti vuol che dire che è molto amato dal suo popolo. Lukhascenko ha ottenuto nelle due ultime elezioni presidenziali l'80% dei voti. Un tempo si definivano percentuali bulgare; oggi sarebbe meglio definirle bielorusse. D'altronde il retroterra politico è comune. Seguendo lo stesso ragionamento anche Saddam Hussein quando vinceva con oltre il 90% dei voti era molto amato dal suo popolo. Anche evidentemente da coloro che gasava o faceva trucidare dai suoi pretoriani. Lukashenko non è altro che un barone feudale che sfruttando la sua posizione geografica cerca di mantenere una posizione di indipendente equidistanza tra Russia e Occidente. E con essa il proprio potere personale.
Tornando a casa nostra non si può rilevare l'ennesima mancanza di trasparenza nel modo con cui Berlusconi conduce la politica: già quando andò da Putin, il Presidente del Consiglio evitò accuratamente di informare il Parlamento sui motivi dell'incontro con il premier russo. Ora si degnerà di riferire ai nostri rappresentanti per quale motivo è andato a sdoganare il dittatore bielorusso?

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