lunedì 28 dicembre 2009

Lo sfogo di Bertolaso contro l'Italia degli Indiana Jones della domenica e dei disastri annunciati ma mai prevenuti

Due alpini dilettanti vanno in escursione sulle Dolomiti nonostante fosse stato diffuso l'allarme valanghe e puntualmente vengono travolti dal ghiaccio staccatosi dal costone della montagna. Stessa sorte che viene riservata ai tecnici del soccorso alpino usciti per cercarli. Il bilancio del dramma è di 6 morti. Legittimo lo sfogo del capo della Protezione civile Bertolaso che si dichiara stufo di vedere i suoi uomini morire a causa dell'imprudenza di chi non tiene contro degli allarmi lanciati dalle istituzioni. D'altronde sono sempre di più gli italiani amano improvvisarsi Indiana Jones e andare a fare gli avventurieri in Paesi colpiti da guerre civili, in cui abbondano predoni, salvo sorprendersi se poi vengono rapiti da qualche fanatico terrorista. Con la nazione che per di più freme per la loro sorte. Ci sono anche i lupi di mare di città, quelli che per 360 giorni all'anno stanno chiusi in un ufficio per poi fare un corso intensivo di vela in DVD e venire ripescati dalla guardia costiera con la loro barchetta in balia dei flutti di un mare forza 8. E i geni dell'architettura che costruiscono la loro casa ai margini di un alveo di un torrente sempre secco, pronto a però a riversare contro gli ignari inquilini la propria furia distruttrice alla prima pioggia intensa di inizi autunno o di chi in una zona terremotata edifica fregandosene delle norme antisismiche. Salvo a disastro avvenuto imprecare contro la natura matrigna che ti si rivolta contro.
C'è un sistema per ridurre drasticamente il numero di questi incoscienti: presentargli il conto delle spese e dei danni per i soccorsi. Quando alla gente tocchi il portafoglio riacquisisce miracolosamente il senno

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