Considero una forzatura politico-ideologica la decisione da parte del sindaco di Milano Letizia Moratti di intitolare una via della città a Bettino Craxi e dunque la valuto sommamente inopportuna. Craxi al di là dei meriti che può avere avuto, è stato uno dei protagonisti ( anche se non l'unico) di una gestione allegra e inefficiente della finanza pubblica in omaggio al raggiungimento di un largo e immediato consenso di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze. La stessa concezione diffusa in quegli anni dei partiti non come mezzo di partecipazione ma come fine stesso dell'attività politica ( la c.d partitocrazia) è un tarlo che ha creato un rallentamento del progresso civile e sociale del nostro Paese di cui ancora oggi non ci siamo affatto liberati. Basti pensare all'attuale legge elettorale che eliminando le preferenze fa in modo che i candidati al parlamento siano scelti dalle segreterie dei partiti. Non ci sono dunque ancora le condizioni per esprimere un giudizio sereno e distaccato sulle qualità di statista di Craxi. Ma evidentemente a molti questo non interessa.
martedì 29 dicembre 2009
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4 commenti:
non vorrei esprimere quello che sento su questa notizia dopo il passato di Craxi, dico solo che e' vergognoso solo proporlo.
sempre meglio craxi che una via o piazza a rosa berlusconi!
una proposta vergognosa, in linea con le proposte culturali e politiche di questo governo
ovviamente condivido le vostre amare considerazioni :(
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