domenica 29 marzo 2009

Il continuo smarcamento di Fini da Berlusconi, presupposto per dare continuità alla destra italiana


I giorni del congresso di fondazione del Popolo della Libertà dovevano essere una festa. Invece l'idillio è stato guastato dal discorso del presidente della camera Fini che a proposito della legge sul testamento biologico ha parlato di provvedimento da Stato Etico, lasciando impietriti in platea non solo il premier Berlusconi ma anche gli altri colonnelli dell'ormai ex AN. Per quale motivo Fini tende così spesso a smarcarsi da Berlusconi dando giudizi critici sulle iniziative prese dal governo? Nel suo discorso Fini ha parlato della necessità di un partito che esprima pluralismo. Con le sue esternazioni sembra voler dare un impulso alla realizzazione di questa aspirazione. Inoltre non vi è dubbio che assumendo un ruolo di altro profilo cerchi anche di prepararsi a un futuro da premier. Quando il cavaliere passerà la mano per dare credibilità al progetto politico della destra occorrerà un nuovo leader non appiattito attorno al modello berlusconiano. Infine c'è forse la motivazione più nobile: Fini ragiona da uomo delle istituzioni e quando Berlusconi parla di far votare solo i capigruppo in parlamento o tende a imporre la sua visione etica per legge, lui semplicemente non è d'accordo

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