In attesa di conoscerne i dettagli tuttavia alcune cose sul piano casa lanciato da Berlusconi si possono dire: stimolare l'economia attraverso un rilancio dell'edilizia per ciò che concerne il restauro e l'ampliamento delle abitazioni mono e bifamiliari è una buona idea. Esso consentirebbe di favorire nell'immediato una circolazione di denaro in controtendenza con l'attuale momento di recessione. occorre però che non sia perseguita attraverso lo strumento del decreto legge ne scavalcando le prerogative delle regioni. Oltretutto quest'ultimo elemento la renderebbe palesemente incostituzionale. Un'analisi ben argomentata del sito Lavoce.info obbietta che tale provvedimento avrebbe un impatto molto forte nel breve periodo crescita 1, 4% del Pil) effetto che verrebbe ad esaurirsi nel medio periodo con la saturazione del mercato fino ad ottenere un effetto contrario perfino più negativo rispetto all'iniziale beneficio. Ammettendo anche questa previsione risultasse azzeccata ciò non toglie credito all'efficacia di una misura che ha come compito proprio quello di stimolare l'economia nel breve periodo. Se poi con il passare del tempo si dovesse riscontrare un effettiva riduzione dei profitti nel settore questo non solo allontanerebbe gli speculatori ma sarebbe un elemento positivo per i clienti, sopratutto per i giovani che potrebbero trovare casa a prezzi più bassi
venerdì 27 marzo 2009
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