mercoledì 4 marzo 2009

Pensioni alle donne a 65 anni. Il tira e molla del governo è poco trasparente


Si era diffusa la notizia di un progetto del governo per portare l'età pensionabile delle donne a 65 anni entro il 2018. Dinanzi al vibrato dissenso di CGIL e CISL, il governo tramite il ministro del lavoro Sacconi ha smentito l'esistenza di una qualsiasi bozza al riguardo. In realtà il progetto c'è: lo stesso presidente del Consiglio aveva detto in passato che questa riforma la richiedeva l'UE. Al di là delle valutazioni di merito va sottolineato il singolare modo di operare dell'esecutivo che invece di iniziare una trattativa trasparente con i sindacati, lascia che si diffondano questi spifferi per sondare le reazioni delle parti sociali. Occorre procedere in latro modo se si vuole instaurare un rapporto di collaborazione con i sindacati. Alemo che il tutto non sia intenzionale e si ricerca espressamente lo scontro sociale

1 commenti:

Ivo Serenthà ha detto...

Lo scontro sociale d'una parte minoritaria del paese,di cui faccio parte.

Passerà la legge vergogna sul testamento biologico,le centrali nucleari,l'inutile ponte sullo stretto non essendo la priorità del mezzogiorno,di pensioni a 65 anni alle donne avevano abbozzato alcuni mesi fa,tra qualche tempo sarà realtà,insieme alle doverose proteste.

Il problema è la cabina elettorale,sono leggittimati dalla maggioranza degli italiani,da una sinistra e un centro sinistra di nessun peso.

&& S.I. &&