Ogni qualvolta un referendum fallisce le frustrazioni degli sconfitti si riversano contro il quorum e se ne propone regolarmente l'abolizione. I costituenti che la sapevano lunga, invece lo inserirono considerando requisito imprescindibile che una legge approvata dalla maggioranza dei rappresentanti del popolo potesse venite abrogata dagli elettori sovrani sempre a maggioranza.
Il quorum non è altro che la trasposizione in sede referendaria di ciò che il numero legale rappresenta per i lavori parlamentari. Così come sarebbe ingiusto vedere approvata una legge da pochissimi parlamentari riuniti in assemblea ugualmente è logico rifiutarsi di accettare l'ipotesi di una abrogazione fatta con il consenso del 20-25% dell'elettorato. Eliminare il quorum non sarebbe altro che una scorciatoia che consegnerebbe alle minoranze il diritto di decidere per conto delle maggioranze. In teoria senza il quorum chi promuove un referendum una volta ottenuto il placet della Corte costituzionale non avrebbe alcun interesse a pubblicizzarlo alla generalità degli elettori ma solo alla ristretta cerchia di coloro che già si conosco ne condividono la posizione. Spetta ai proponenti l'onere della prova di dimostrare che la maggior parte dei cittadini è dalla loro parte e qualora in una consultazione referendaria non si raggiunge il quorum ciò assume il significato di una bocciatura della loro azione di cui si dovrebbe tenere democraticamente conto. E' profondamente fuorviante pensare che in un paese come l'Italia, che ha tra i tassi di affluenza alle urne più alti delle democrazie liberali, se la maggior parte dei cittadini non prendono parte alle consultazioni referendaria ciò debba essere interpretato come un segno di superficiale disinteresse per i temi trattati. Spesso le motivazioni sono altre: quesiti troppo tecnici ( come nel caso di questi ultimi referendum elettorali), sfiducia per l'efficacia di un istituto in cui il pronunciamento popolare è stato sovente disatteso dal Parlamento, valutazione negativa sull'opportunità di ricorrere al referendum per affrontare specifiche questioni.
E' indubbio che occorre ridare smalto all'istituto referendario magari aumentando il numero delle firme richieste per la loro ammissibilità. Si può anche modificare il modo con cui è attualmente concepito il quorum, ancorandolo per esempio all'affluenza delle politiche ( quindi fissando il quorum al 50%+1 di coloro che hanno partecipato alle politiche). Ma la sua abolizione in toto metterebbe a rischio il principio democratico secondo cui sono le maggioranze a decidere.
mercoledì 24 giugno 2009
In difesa del bistrattato quorum per il referendum
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politica italiana,
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6 commenti:
io non sono per l'abolizione del quorum, le cui motivazioni politiche hai spiegato benissimo.
sono però per una legge che regolamenti l'informazione ai cittadini, perché in questo momento possono "passare" solo quei referendum che stiano bene ai 2 partiti maggiori (e purché la lega non ricatti Berlusconi...).
Questo DI FATTO impedisce che si possa esprimere un'opinione che non sia già accettata dai partiti più rappresentativi.
E dimostra che in Italia l'informazione è molto poco libera da vincoli politici.
Politica Pulita 2 (sul nostro blog ti ha risposto il mio "collega", ci tenevo a dirti la mia)
hai ragione.... l'informazione è il nutrimento della democrazia. e In Italia si ha carenza di fonti informative corrette :)
Non penso si possa mettere in discussione il referendum o la soglia del Quorum. Il problema e il "cosa" propongono i vari comitati anche se poteva sembrare una legge giusta, era palese che il tutto fallisse per ovvi motivi
http://pensieroinformale.wordpress.com/
il sistema attuale impone una dittatura della minoranza infatti calcolando un 30% di persone che comunque non vanno a votare basta convincere un 20% della popolazione per far fallire il referendum (il cui quorum di fatto è il 55% poichè vengono contati anche gli italiani all'estero che hanno percentuali di affluenza molto bassa)
@ Kuda-VC.
proprio per questo una delle soluzioni per ridare smalto al referendum è quella di ancorare il quorum all'affluenza delle elezioni politiche.
@ pensiero informale: sono completamente d'accordo con ciò che dici :)
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