mercoledì 3 giugno 2009

Gran Bretagna: Lo scandalo rimborsi segnerà la fine politica di Gordon Brown?


Politici che usano fondi pubblici per pagarsi i mutui , per fare telefonate private, per acquistare film porno e amenità varie . Lo scandalo dei rimborsi che sta investendo il Parlamento sta trascinando nel baratro il governo Gordon Brown che sta gestendo questa crisi etica molto peggio degli alti leader di partito. Nell'occhio del ciclone il dimissionario ministro dell'Interno Jacqui Smith, il cui marito per noleggiare dvd porno aveva attinto ai fondi del conto spese ministeriale . Ha ugualmente abbandonato l'incarico il ministro per le Comunità locali Hazel Blears che dopo aver venduto la sua seconda casa, l'aveva dichiarata come prima per evitare di pagare le tasse. Inoltre ha ottenuto dei rimborsi per tre diverse proprietà in un solo anno. Altri ministri e sottosegretari potrebbero fare la stessa fine. Secondo i sondaggi in vista delle prossime elezioni europee e amministrative il Labour è accreditato solamente del 18% dei suffragi: un crollo che lo porterebbe a essere solo i quarto partito in Gran Bretagna.
Gordon Brown non è mai stato amato fino in fondo nemmeno tra i laburistri: non essendo eletto primo ministro ma subentrato a Blair e già dunque considerato poco legittimato ad assumere tale carica . Il Guardian, giornale di riferimento della sinistra, ne chiede esplicitamente le dimissioni per consentire al Labour di dare avvio a un nuovo progetto politico.
Il tutto si assomma alla delusione con cui Gordon Brown sta affrontando la crisi economica, dopo che era stato visto come l'uomo adatto per trovare le misure idonee ad affrontare la crisi. Nel primo trimestre del 2009 il PIL del Regno unito ha segnato una flessione del 4,1%

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