Obama ha condannato le violenze in Iran e ha espresso forti dubbi sulla reegolarità delle elezioni in Iran. Ma pur assumendo questi toni duri ha tenuto a precisare che spetterà sempre all'Iran decidere del suo futuro e che gli Stati Uniti non interferiranno negli affari interni di Teheran. Questa prudenza è dovuta a una valutazione realistica della situazione: il regime di Ahmadinejad spalleggiato dagli ayatollah è ancora forte e l'Iran continua a ricoprire un ruolo chiave negli equilibri mediorientali. L'Iran conta propria su questo: sottobanco proporrà una collaborazione in Afghanistan e in Pakistan ma solo se in cambio verrà lasciata in pace di risolvere i suoi problemi sul piano interno.
Resta in sospeso anche il futuro del nucleare iraniano; su questo punto l'Iran sta alla finestra, osserverà come gli Usa reagiranno alla sfida portata dalla Corea del Nord . In base base alla credibilità con cui Obama saprà affrontare tale problematica , l'Iran si regolerà di conseguenza.
giovedì 25 giugno 2009
La prudenza di Obama sulle violenze di Teheran nell'ottica degli equilibri in Medio Oriente
Etichette:
Asia,
Iran,
Medio Oriente,
nucleare,
Obama,
Stati Uniti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento