lunedì 8 giugno 2009

Dopo le elezioni l'Europa si scopre spostata a destra

Il Vecchio Continente dopo le elezioni si scopre nettamente spostato a destra. In tutti i maggiori paesi la sinistra subisce nette sconfitte e in Gran Bretagna e Spagna gli insuccessi di laburisti e PSOE suonano come una decisa sanzione dell'elettorato nei confronti dei governi in carica. IL PPE diventa nettamente il primo gruppo parlamentare nell'Europarlamento: oltre cento seggi separarono popolari e socialisti ( 265 seggi a 162) e anche i liberali tradizionale ago della bilancio a Bruxelles. Dunque il nuovo parlamento che sarà chiamato a approvare la nomina del nuovo presidente della Commissione torni a confermare un esponenete di centro destra, forse lo stesso Barroso
Il governo francese e quello tedesco sono stati premiati perché visti come stati protettori e garanti della stabilità economica. La sinistra invece è stata giudicata dall'elettorato non in grado di dare ricette valide contro la crisi. In un periodo di crisi bisogno si cerca sicurezza e all'elettorato propenda verso le soluzioni conservatrici. Non sono mancate addirittura le affermazioni della destra radicale dichiaratamente euroscettica ( ad es. in Olanda e in Austria) e questo dovrebbe essere oggetto di riflessione da parte delle forze filoeuropee che non riescono ancora a far recepire le istituzioni comunitarie come vicine alle esigenze della popolazioni e meno tecnocratiche.

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