Calano PDL e PD, in vistosa ascesa Lega e Italia dei valori. Il voto italiano per le europee non registra grandi spostamenti di elettori da una colazione all'altra ma registra il successo dei partiti capaci di incanalare maggiormente il disagio popolare nei confronti delle proposte delle maggiori forze politiche. Berlusconi sconta l'effetto Noemi e vede ridimensionata la sua aspirazione di superare il 40% dei voti, attentandosi invece su un ben più modesto 35%. Ma nemmeno il Pd può gioire: non si è avuto il temuto crollo ma l'arretramento rispetto alle politiche è visibile. tenendo contro del fatto a differenza del 2008 i democratici correvano separati dai radicali, si registra comunque un calo del 3%. Il calo berlusconiano, su cui influisce il massiccio astensionismo della roccaforte siciliana, è in parte compensato a destra dal successo leghista che sfonda quota 10%. fa piuttosto impressione che un partito tradizionalmente scettico verso i migrtanti ottenga un exploit elettorale proprio nel contesto delle elezioni europee. Per l'altro partito protestatario, L'Italia dei valori il trionfo va al di la di ogni più rosea aspettativa: il partito di Di Pietro vede premiare la sua connotazione radicalmente anti berlusconiana, quasi raddoppiando la sua percentuale in rapporto a un anno fa ( dal 4,5 all'85). L'Udc vede premiata una campagna elettorale sobria e attenta ai contenuti con un buon successo che lo attesta attorno al 6.5% ( contro il 5,6% del 2008 Si conferma la tendenza alla semplificazione del quadro politico: tutte le altre formazioni non superano la soglia di sbarramento del 4%. da registrare però un recupero di consenso della sinistra radicale che però a causa delle divisioni interne tra Rifondazione e i Sinistra e Libertà di vendola non avrà rappresentanti a BruXelles.
lunedì 8 giugno 2009
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