martedì 16 giugno 2009

Berlusconi, il vecchio amico di Obama


Berlusconi si è presentato da Obama come dovrebbe fare uno statista, in maniera sobria e concreta. Ha evitato le battute sull'abbronzatura del suo interlocutore , le corna o le urla sguaiate del G 20. Non ha trattato Nancy Pelosi, da velina o da bella gnocca ma ha colloquiato di politica come si dovrebbe usulamente fare con lo speaker del Congresso degli Statiu Uniti. E difatti la visita è andata bene. Ovviamente per farsi benvolere ha dovutpo promettere l'invio di altri centinaia di soldati in Afghanistan e di accollarsi tre terroristi provenienti da Guantanamo. Ma anche l'importanza della forma ha avuto il suo peso.
Beninteso i rapporti tra americani e italiani sono di lunga data e gli interessi in comune talmente radicati che solo un idiota avrbbe potuto compromettergli. E al Cavaliere, imbalsamato come non mai, è bastato cercare di essere il meno possibile se stesso per far filare tutto liscio. Per i nostalgici di Papi Silvio niente paura: c'è da giurare che al suo rientro in Italia tornerà a vestire i panni dell'inguaribile gaffeur.

4 commenti:

Nerone ha detto...

bell'articolo realistico ed equilibrsto.

storico sgrz ha detto...

ciao Nerone
ti ringrazio per l'apprezzamento. Torna a trovarmi :)

giuseppe bocchino ha detto...

un saluto affettuoso dagli amici del blog montesantacroce

storico sgrz ha detto...

ciao giuseppe
ricambio il saluto :)