"Se viene meno la compattezza della maggioranza il giudice ultimo non può essere che il coprpo". Una vera e propria sentenza politica pronunciata dal presidente del Senato Schifani: la persona meno adatta a fare questo genere di esternazioni visto il ruolo istituzionale super partes che ricopre. Non è una novità d'altronde che Schifani sia personaggio del tutto inadeguato a ricoprire la seconda carica più importanre della Repubblica . Il fatto che sia tornato a fare il ventriloquo del Cavaliere è per un verso sintomo delle difficoltà in cui versa attualmente la maggioranza. Ma nello stesso tempo un messaggio diretto a coloro che nel PDL ( Fini in primis) ancora sono restii ad accettare il ddl sul processo breve. Un'ultima osservazione: secondo la Costituzione è il presidente della Repubblica il titolare del potere di sciogliere le camere e di indire nuove elezioni. E' solo un caso che le parole di Schifani siano giunte quando Napolitano è all'estero? Non è peregrino Sospettare che si tratti di un tentativo di ridare fiato al conflitto tra Quirinale e Palazzo Chigi emerso dopo l'incostituzionalità del Lodo Alfano.
mercoledì 18 novembre 2009
Schifani vecchio scudiero del Cavaliere: "se la maggioranza non è compatta si torna a votare"
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