giovedì 5 novembre 2009

La Gran Bretagna di David Cameron, ultimo baluardo degli euroscettici


Dopo che anche il premier ceco Vaclav Klaus si è arreso e ha annunciato che ratificherà il trattato di Lisbona, l'ultimo baluardo dell'euro-scetticismo resta la Gran Bretagna. James Cameron in una conferenza stampa ha confermato le attese dichiarando che non farà un referendum sul trattato di Lisbona qualora come molto probabile prenderà il potere nelle elezioni della prossima primavera, anche perché nel frattempo il trattato sarebbe entrato in vigore ed è impossibile non ottemperare agli obblighi previsti senza che gli altri 26 Paesi aderenti all'UE siano d'accordo ; ma il leader conservatore si è riservato di proporre l'approvazione di un sovereignty bill, una legge sulla sovranità che consenta di far riacquistare alla Gran Bretagna le prerogative di sovranità in materia di politiche sul lavoro, diritti fondamentali e giustizia cedute a Bruxelles. E ha annunciato che il regno Unito non cederà alcun altro potere all'Unione Europea senza prima aver consultato gli elettori in un referendum.
La posizione di Cameron ha trovato un acerrimo critico nel ministro francese per l'Europa Pierre Lellouche secondo cui i conservatori hanno castrato la posizione britannica all'interno della UE. A suo dire i tories stanno adottando un approccio autistico che metterà la gran Bretagna fuori dal centro dell'Europa. Lellouche affermà che la sua opinione riflette anche il pensiero di Sarkozy. Si preannunciano ripetuti scambi di cortesie tra le due rive della Manica.

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