Lo scoglio principale che deve affrontare Obama in politica interna è quello della riforma sanitaria. Garantire assistenza medica a tutti i cittadini americani, anche a quelli che attualmente non si possono permettere un'assicurazione privata è stato uno dei suoi cavalli di battaglia in campagna elettorale. ma come mai una tematica si sta rivelando così ostica nonostante il partito di Obama disponga della maggioranza al Congresso? Questo è il punto nodale della questione: in realtà una parte dei senatori e deputati democratici fanno riferimento alla destra del partito. Essi sono riusciti a togliere il seggio ai vecchi parlamentari repubblicani e vengono da zone in cui l'opinione pubblica e tendenzialmente conservatrice e dunque non vuole sentire parlare di assistenza sanitaria concesso con i soldi pubblici, perché ciò significherebbe più tasse da pagare ( la riforma sanitaria nella versione originale costava mille miliardi di dollari in dieci anni; in quella attuale 750 milardi). Questi esponenti della destra democratica hanno la consapevolezza che sostenendo il piano del presidente rischierebbe di non essere rieletti. A rendere tutto più difficile è sopraggiunta anche la scomparsa del campione dei diritti civili in campo democratico, Ted Kennedy, che era uno dei più convinti sostenitori della politica di welfare di Obama
sabato 3 ottobre 2009
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