giovedì 1 ottobre 2009

I nuovi test missilistici dell'Iran sono una minaccia? Che tipo di sanzioni imporre a Teheran?


Come si deve comportare la comunità internazionale di fronte ai nuovi test missilistici compiuti da Teheran che ha lanciato missili a medio e lungo raggio (Shahab-3 e i Sejil) capaci di coprire una distanza di 2000 KM e di raggiungere Israele. Si tratta di esercitazioni che i Pasdaran tengono una volta l'anno ma che inquietano notevolmente vista la coincidenza con l'annuncio di una nuova centrale nucleare da parte dell'Iran. D'altronde non si costruiscono gittate di 2000 km per metterci solo armi convenzionali. Inoltre la differenza tra nucleare civile e militare è limitata: una volta che hai messo a punto le tecnologie civili la possibilità di costruire la bomba atomica è questione di settimane.
Riguardo alla possibilità di imporre sanzioni più pesanti all'Iran bisognerebbe capire concretamente quanto possano essere efficaci. Si parla di colpire l'importazione iraniana di benzina. Tale misura si baserebbe sulla scarsa capacità di raffinazione di Teheran che esporta greggio , ma è costretta a importare benzina per il 40% del suo fabbisogno. Oltre ad essere di difficile attuazione senza l'appoggio della Cina , che sulla vicenda dei missili getta acqua sul fuoco, una tale misura potrebbe rivelarsi un boomerang politico. Già da due anni in Iran avviene il razionamento della benzina per consumi privati. Dunque mettere l'embargo sulla benzina danneggerebbe sopratutto la popolazione , cioè coloro che sono scesi in piazza per protestare contro il governo. sarebbe dunque opportuna proseguire sulla strada già intrapresa in passato di andare a stanare e colpire i capitali direttamente legati agli investimenti nucleari.

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