L'aumento del prezzo del petrolio e il conseguente nuovo aumento della benzina alla pompa non ha alcuna relazione con la produzione. Infatti nel mondo ogni giorno c'è un eccesso di offerta di milioni di petrolio che non giustifica questa nuova impennata dei prezzi. La causa di tutto sono i mercati statunitensi del petrolio: da li si sviluppa il prezzo internazionale da cui dipende anche la situazione italiana. E' evidente che c'è una speculazione figlia di un mancata regolazione da parte delle autorità americane. Qualcuno ha parlato anche di tasse da introdurre sulla speculazione: una soluzione peggiore del male giacche le tasse tendono a ripercuotersi in aumento dei prezzi al consumo. E questo vale tanto di più in Italia dove le tasse sui carburanti incidono per la maggior parte del prezzo al consumatore finale. Ciò che è necessario fare e incrementare i controlli sulle quantità che si possono acquistare in queste Borse del petrolio e sul modo con cui si formano i prezzi in modo da garantire maggiore trasparenza.
giovedì 22 ottobre 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento