La commissione elettorale ha confermato le indiscrezioni sui brogli in Afghanistan: in 210 seggi vi sono state irregolarità tali da rendere obbligatorio l'annullamento del voto. Oltre un terzo delle schede annullate; Karzai ha così perso i voti necessari per vincere al primo turno scendendo al di sotto del 50% dei consensi. La scelta di andare al ballottaggio il 7 novembre, è la scelta più rispettosa del dettato della costituzione afgana che stabilisce che tra i due turni elettorali devono trascorrere tre settimane. Tuttavia si tratta dell'opzione che rischia di gettare un ombra anche sul risultato del secondo turno. Infatti nulla esclude che ci sarà un nuovo tentativo di produrre brogli. Anzi i rischi aumentano visto che entrambi gli schieramenti si sono addestrati a condizionare l'elettorato. La soluzione migliore sarebbe stata quella di arrivare un accordo tra i due contendenti Karzai e Abdullah per un governo di transizione che garantisse una continuità istituzionale al paese e ritornare al voto tra uno e due anni con una macchina elettorale più oliata e preparata ad affrontare i tentativi di irregolarità di quanto non lo sia adesso. Tanto più che gli elettori afghani ora appaiono scoraggiati per i brogli e per l'influenza pressante degli USA sul voto. E dunque si rischia un'affluenza alle urne bassissima.
martedì 20 ottobre 2009
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