155 morti a Baghdad nel più sanguinoso attentato terroristico dal 2007. L'amministrazione americana si affretta a precisare che il programma di ritiro delle truppe non verrà modificato e che il governo iracheno deve impegnarsi maggiormente per garantire la sicurezza. A fronte dell'estrema debolezza in cui versa il governo di Al Maliki la strategia a a stelle e strisce sembra rivolta esclusivamente a lavarsene le mani. Non basta dissociarsi a parole dalla politica di Bush se non si sanno proporre visioni alternative al lasciare gli iracheni in balia del caos dei terroristi.
lunedì 26 ottobre 2009
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