L'Irap fornisce allo stato un gettito di 38 miliardi di euro l'anno. La proposta di eliminare quella tassa non dovrebbe avvenire senza che si dicesse preliminarmente con quale risorse sopperire a queste eventuali minori entrate. Nulla di tutto questo però sta avvenendo. Potrebbe trattarsi di un tentativo di sondare gli umori dell'opinione pubblica per giustificare una politica di restrizione della spesa. E quali settori verrebbero a essere colpiti? Ci si può fare un idea tenendo conto del fatto che l'Irap essendo un'imposta regionale finanzia l'80% del sistema sanitario gestito appunto dalle regioni. Non è che si vuole dunque risparmiare sulla salute dei cittadini?
venerdì 30 ottobre 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
è un'ipotesi da non sottovalutare. Ma considerato che tra pochi mesi si vota per le regionali penso che si potrà verificare solo dopo le elezioni. Di certo creerebbe dei contrasti notevoli tra enti locali e Governo. Non so quante regioni sono disposte a rinunciare all'IRAP, soprattutto ora che hanno contribuito (di tasca loro) a sostenere l'economia dando assistenza ai cassa integrati.
In ogni caso la sanità e i livelli delle prestazioni non sono al sicuro con l'IRAP. Per due motivi. Prima di tutto è un'imposta fortemente pro-ciclica perchè grava praticamente sul valore aggiunto, ossia sul PIL. Se l'economia è in crisi, come ora, il gettito diminuisce. Inoltre, il gettito è molto sperequato fra Centro-Nord e Sud. Con l'aria che tira dalle parti della Lega Nord la perequazione per il Sud è sempre precaria. Per questo motivo ritengo che un'imposta sul capitale, cioè un'imposta patrimoniale, sarebbe più adatta dell'IRAP a finanziare la sanità. Non dimentichiamoci che l'IRAP grava sui costi e non solo sugli utili dell'impresa (costo del lavoro, oneri finanziari per leasing, ecc.). Quindi una patrimoniale sarebbe sostenibile quanto l'IRAP. Sarebbe neutra rispetto al costo del lavoro (con l'IRAP chi aumenta le assunzioni paga di più) e colpirebbe di più l'evasione (chi dichiara utili ingeriori a quelli effettivi). Insomma, una patrimoniale sarebbe più "neutra" rispetto alle condizioni economiche di quanto non lo sia l'IRAP.
Credo che la tua sia un'ipotesi in testa a tanti amministratori e quindi non campata in aria.
La privatizzazione dei servizi pubblici è già iniziata per tutti quelli locali.
La sanità sarebbe un passo scontato.
@ Alberto
sono doaccordo; infatti secondo me il governo per ora ha solo sondato gli umori dell'opinione pubblica
@ Antonio Ruda
la tua è una proposta interessante che infatti stà già circolando; si tratta di vedere se e come verrà recepita dall'esecutivo.
Grazie a entrambi per i vostri commenti ;)
@ Gianluca Aiello
infatti! solo che qui si farebbe un passo ulteriore giocando con il diritto dei cittadini a potersi curare
Posta un commento