sabato 26 settembre 2009

Le conseguenze della risoluzione 1887: Obama e Ahmadinejad divisi sul nucleare


La risoluzione 1887 esprime l'aspirazione del consiglio di sicurezza ONU a un mondo libero da armi di distruzione di massa . Una volontà non certo nuova , già presente ai tempi di Reaagn e Gorbaciov, e ora inserita in un discorso più ampio che tocca il disarmo nucleare e la non proliferazione nucleare. Obama ne è il principale promotore basandosi sull'assunto "una guerra nucleare non può essere vinta"
La Risoluzione introduce alcune importanti novità: uno stato non in regola con la non proliferazione non può servirsi dell'art 10 del trattato che prevede la possibilità di denunciarlo con un preavviso di tre mesi; assai rilevante dal punto di vista geopolitico il fatto che sia stata approvata all'unanimità anche dagli stati non nucleari; la natura asimmetrica dei trattati aveva prodotto nei "no nuclear weapons States" uno scetticismo nei confronti degli Stati che avevano il diritto di possedere le armi ( Russia e Stati Uniti hanno il 90% delle armi nucleari), che ora sembra poter avviarsi a un superamento.
La risoluzione ha anche effetti nell'immediato. Incrementa l'isolamento di stati come Corea del Nord e Iran. E proprio Teheran ieri ha annunciato ciò che già i satelliti spia avevano già evidenziato: la costruzione di un altro impianto nucleare a Qom. Una novità che scalfisce la validità delle posizioni di Cina e Russia contrarie ad emettere nuove sanzioni ai danni dell'Iran.

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