Dino Boffo con un gesto di grande dignità, ha rassegnato le sue dimissioni da direttore dell'Avvenire a seguito della campagna stampa promossa ai suoi danni da Vittorio Feltri e dal Giornale. Il Papi degli italiani, resta al suo posto. Boffo a differenza del presidente del Consiglio non è un rappresentante del popolo. Sarà in grado colui che candidava alle elezioni ragazze disponibili a fornirgli favori sessuali di compiere un gesto altrettanto significativo?
giovedì 3 settembre 2009
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2 commenti:
scusa, ma come fai a sperare una cosa del genere. Bisogna essere uomini per compiere certe scelte, non quaquaraquà, quaquaraquà,quaquaraquà.....
infatti non ci sperò, la mia è una provocazione. Sperando di non essere "attenzionato" da Feltri e dai suoi amici dei servizi segreti
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