In occasione delle celebrazioni per il 70° anniversario dell'inizio della Seconda guerra mondiale Putin ha condannato il patto Rippentrop-Molotov con cui Germania e Urss si divisero le spoglie della Polonia. Un gesto che vuol essere di apertura e amicizia verso i polacchi che non dimenticano certo l'oppressivo regime sovietico.
Ma non si può certo pensare che l'ex agente del KGB si sia convertito sulla via di Damasco e sia disposto a rinnegare il suo passato. Il premier russo infatti non ha perso occasione per lanciare contemporaneamente una stilettata alle potenze occidentali dichiarando che il Patto di Monaco pose fine a "tutte le speranze di formare un fronte comune nella lotta contro il fascismo". Un mossa in linea con il giustificazionismo dominante tra gli storici russi che ancora oggi considerano le mosse di Stalin come inevitabili alla luce dei cedimenti nei confronti del Terzo Reich imputabili proprio dall'Occidente.
mercoledì 2 settembre 2009
L'equilibrismo di Putin: condanna il patto Ribbentrop - Molotov ma non rinnega il passato
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