sabato 24 ottobre 2009

Il ricatto a Marrazzo : l'importanza dell'integrità di un uomo politico e la tentazione dell'inciucio per un colpo di spugna generale


Lo scandalo che rischia di travolgere il presidente della Regione Lazio Marrrazzo è in ogni caso indice del basso livello in cui è scaduta la politica in Italia, di come essa viene esercitata e di come si attua lo scontro per l'acquisizione dei posti di potere.
Partiamo da un presupposto innocentista. Le indiscrezioni sul ricatto perpetrato ai danni di Marrazzo sono false. In questo caso si tratterebbe dii una montatura volta a screditare un avversario politico in vista delle prossime elezioni regionali. Un tentativo al limite dell'eversivo di cui occorrerebbe individuare con prontezza i mandanti.
Ammettiamo invece che sia tutto vero: dei carabinieri hanno fatto irruzione in un appartamento sorprendendo Marrazzo nell'atto di sniffare cocaina in compagnia di un transessuale; e avrebbero filmato la scena estorcendogli del denaro per non diffondere la notizia. In questo caso Marrazzo si troverebbe nella situazione non sostenibile per un uomo politico di chi non solo non denuncia il tentato ricatto ma accettata di subirlo per mettere a tacere i suoi vizi privati. Con l'aggravante di sapere che gli estorsori sono dei pubblici ufficiali. Per uscire dal ginepraio in cui si è cacciato il governatore del Lazio deve dire ai cittadini che amministra cosa è veramente successo, con celerità e senza reticenze. Se non è in grado di farlo non gli rimane che dimettersi.
Non mi sfugge l'eventualità che questa vicenda sia stata diffusa anche con l'obiettivo di volerla mettere a raffronto con i problemi che sta affrontando Berlusconi nel tentativo poi di farle cadere nell'oblio facendo passare la consueta tesi del "tutti colpevoli, nessun colpavole". La realtà è che entrambe le vicende devono essere messe a conoscenza dell'opinione pubblica perché toccano l'aspetto fondale dell'integrità di cu deve essere in possesso un politico.
L'integrità non è un elemento moralistico ma è la garanzia essenziale che deve essere posseduta da chi rappresenta le istituzioni affinché possa svolgere la propria funzione nell'interesse generale. Un politico ricattabile invece è destinato a svolgere il proprio mandato senza la necessaria autorevolezza e sotto lo scacco di interessi particolari. E' questo tipo di politico marionetta che vogliono i cittadini quando si recano a votare?

2 commenti:

ALESSANDRA FONTANA ha detto...

Storico, come le ho ritto nel mio blog, non facciamo parallelismi tra Marrazzo e Berlusconi.
Non diciamo fesserie... Marrazzo è stato scoperto con un trans, con droga, ha staccato assegni per coprire il ricatto (connivenza pura) e ha mentito per giorni dicendo che si trattava di una "bufala" e che tutto sarebbe stato chiarito tramite gli avvocati.
Berlusconi ha passato una serata con una "signora" di 42 anni, non l'ha pagata (per stessa ammissione della "signora") e non ha fatto i favori che la "signora" aveva chiesto (per stessa ammissione della "signora" che era molto seccata per questo) non ha negato, anzi è andato a Porta a Porta a spiegare i fatti...
Quindi la prego di non insistere.

storico sgrz ha detto...

egregia signora vedo che l'educazione non è nel suo DNA.

se invece di lanciarsi in difese ad ad oltranza del suo Papi avesse letto meglio i miei articoli io non ho affatto detto che le vicende di Marrazzo e Berlusconi sono parallele bensì ho affermato che entrambe avendo dei punti di similitudine meritano di essere conosciute dall'opinione pubblica.

Inoltre insisterò nel sostenere che il Cavaliere è inadeguato a svolgere il ruolo di presidente del Consiglio. sà com'è questa è democrazia!