Eluana Englaro è morta. Finalmente dopo tante speculazioni e cattiverie degne di una guerra di religione si abbia pietà e si lascino i familiari al loro dolore. Si riparta dalle parole di Napolitano che ha per l'ennesima volta chiesto alle forze politiche di usare questa tragica vicenda come occasione di riflessione per arrivare poi a una soluzione condivisa. Si arrivi cioè a una legge sul testamento biologico che metta finalmente in primo piano il diritto della persona a dire fino a che punto voglia essere curata in caso di grave malattia. Il parlamento ha il dovere di farlo con la dovuta celerità in modo da dare le adeguate risposte a un opinione pubblica che avverte la necessità che non si ripeta un altro caso Englaro che strazi inutilmente le coscienze.
mercoledì 11 febbraio 2009
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3 commenti:
Non si potrà fare in tempi brevi. E non per questioni tecniche, ma perché per Berlusconi ci sono altre priorità, adesso. A meno che Berlusconi non sfrutti quest'onda emotiva per sfruttarla ancora all'inverosimile. Perciò penso che, se la legge si farà adesso, dobbiamo aspettarci altri scandali, altre gaffes, altre umiliazioni. Vedremo.
ciao coscienza critica....
spero che il tuo pessimismo non si riveli esatto....
comem hai detto benissimo non è una questione tecnica ma di priorità....
Su Mentana ho rettificato la critica,ma era necessaria la sua puntualizzazione,che ho inserito.
Il testamento biologico,nonostante la drammatica storia della povera donna,diventata icona mediatica,non avrà seguito,almeno per come lo intendo personalmente,in questo paese difficilmente si potrà esercitare la volontà d'interrompere l'alimentazione forzata per chi lo voglia.
Men che mai da questo esecutivo,anche da un'ipotetico governo di c/sx,con i teodem tra le loro fila,non sarà possibile.
Dopo le coppie che si recano all'estero per la fecondazione assistita,vi sarà anche la transumanza per andare a morire dignitosamente.
Se fossi giovane me ne sarei già andato,al contrario mi tocca sopportare un paese assolutamente vergognoso e grottesco.
Saluti,Kenzo
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