Dalla riunione del G7 a Roma è uscita la contrarietà al protezionismo come ricetta per affrontare la crisi. Dinanzi a questa dichiarazione di principi c'è già la Francia di sarkozy che fa spallucce: Parigi ha infatti concesso aiuti al settore auto per6 miliardi di crediti al gruppo Renault e al gruppo Peugeut-Citroen a condizione che queste aziende non aprano fabbriche in paesi dell’Unione Europea. sarà molto difficile per Sarko convincere i partner dell'Ue che questa clausola non corrisponda ai dettami del protezionismo.
C'è poi la proposta dei 7 di redarre un nuovo "legal standard": si tratterrebbe di nuove regola che i paesi più industrializzati dovrebbero imporre al settore economico-finanziario per impedire il ripetersi degli elementi che hanno dato origine alla crisi. Queste nuove regole comuni dovrebbero essere pronte eentro quattro mesi. Speriamo non sia la solita affermazione di velleitarismo e che non passino la calende greche prima di trovare un serio accordo sul loro contenuto. E prima che quelle regole siano già diventate obsolete. Superate da nuove esigenze e ( temo) da nuove crisi.
lunedì 16 febbraio 2009
Il G7 contrario al protezionismo come ricetta anticrisi. La Francia non è d'accordo
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