Sul testamento biologico si divide il Partito Democratico. Rutelli , il capogruppo Dorina Bianchi e altri parlamentari PD non firmano l'emendamento al ddl che prevede di poter includere nel testamento biologico il diritto di scelta del paziente anche sull'interruzione dell'idratazione e dell'alimentazione. L'ex leader della Margherita invece presenta un emendamento alternativa che lascia decidere al medico in scienza e coscienza assieme al fiduciario. Questa posizione ha scatenato la forte polemica de L'Unità che ha accusato i dissidenti di voler dividere il partito e di seguire le linee etiche del Vaticano. La posizione del giornale della sinistra rispecchia fedelmente la linea autoritaria di stampo vetero comunista ed è totalmente incompatibile con il diritto del singolo parlamentare a decidere su questioni etiche in libertà di coscienza. Se dovesse prevalere questo metodo il Pd dovrebbe cambiare nome: quando si vuole imporre una linea unica in questioni così delicate e che toccano i e valori le convinzioni più profonde delle singole persone non ci si può definire democratici.
martedì 24 febbraio 2009
Il dissenso di Rutelli sul testamento biologico fa emergere l'autoritarismo etico nel PD
Etichette:
bioetica,
giornali,
Partito democratico,
Rutelli
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento