martedì 24 febbraio 2009

Il dissenso di Rutelli sul testamento biologico fa emergere l'autoritarismo etico nel PD


Sul testamento biologico si divide il Partito Democratico. Rutelli , il capogruppo Dorina Bianchi e altri parlamentari PD non firmano l'emendamento al ddl che prevede di poter includere nel testamento biologico il diritto di scelta del paziente anche sull'interruzione dell'idratazione e dell'alimentazione. L'ex leader della Margherita invece presenta un emendamento alternativa che lascia decidere al medico in scienza e coscienza assieme al fiduciario. Questa posizione ha scatenato la forte polemica de L'Unità che ha accusato i dissidenti di voler dividere il partito e di seguire le linee etiche del Vaticano. La posizione del giornale della sinistra rispecchia fedelmente la linea autoritaria di stampo vetero comunista ed è totalmente incompatibile con il diritto del singolo parlamentare a decidere su questioni etiche in libertà di coscienza. Se dovesse prevalere questo metodo il Pd dovrebbe cambiare nome: quando si vuole imporre una linea unica in questioni così delicate e che toccano i e valori le convinzioni più profonde delle singole persone non ci si può definire democratici.

0 commenti: