lunedì 19 ottobre 2009

Jihadismo e servizi segreti dietro l'attentato ai Pasdaran in Belucistan

L'attentato suicida che nella regione iraniana del Belucistan ha causato la morte di 42 persone tra cui molti membri dei Pasdaran, la guardia rivoluzionaria fedele alla Guida suprema accresce le tensioni tra Iran e Stati Uniti. Teheran ha accusato Washington e Londra e Pakistan di essere dietro l'attentato e il capo dei Pasdaran minaccia misure di rappresaglia. La consueta retorica antioccidentale serve al regime degli ayatollah per scaricare le tensioni verso l'esterno: in realtà non si può certo immaginare una rappresaglia verso gli Usa con il fondato rischio di subire una reazione ancora più violenta da parte americana. Tuttavia non tutto è propaganda: la paternità dell'attentato è da attribuire ai Jundallah , un gruppo terrorista sunnita che si batte per la tutela dei beluci ( anch'essi sunniti) nei confronti della repressione dell'Iran sciita e che ha avuto dei contatti con i Talebani e con lo jihadismo pakistano. E non è da escludere che il governo di Islamabad che pure sta combattendo una violenta guerra al suo interno contro i terroristi islamici abbia chiuso un occhio . O addirittura i suoi servizi segreti , i cui componenti hanno fama di doppiogiochismo, potrebbero essere collusi con gli stessi Jundallah. Inoltre circolano dei rumors secondo cui nel 2008 Bush e i leader del Congresso si sarebbero trovati d'accordo nell'allestire un finanziamento di 400 milioni di dollari per armare gruppi come i Jundallah

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