La credibilità delle agenzie di rating è praticamente pari a zero. Il fatto che la parte del leone la facciano in tre (Moodys, Standard & Poors e Fitch )e che si muovano spesso in simbiosi dovrebbe indurre a guardare con sospetto un settore così oligopolistico. Se poi si tiene conto che alcuni dei più gravi scandali finanziari degli ultimi anni da Enron a Parmalat sono avvenuti con le agenzie che hanno mantenuto alti i giudizi dei rispettivi titoli fino quasi al default è la riprova della loro inaffidabilità. L'ultimo caso è quello dei bond greci: le agenzie di rating hanno provveduto al downgrade su quei titoli solo nell'imminenza della decisione sulla concessione del prestito ad Atene quando era già noto che le finanze di quel paese erano al collasso.
Il vero problema di queste agenzie è che vengono pagate su commissione da chi emette i titoli: e dunque è naturale che tendano ad essere inizialmente indulgenti nel valutare la solvibilità dei loro clienti salvo stroncarli senza pietà quando sono prossime alla bancarotta. Dunque non si vede il motivo per cui i risparmiatori nel gestire i loro investimenti si debbano fidare dei loro giudizi per nulla indipendenti.
lunedì 3 maggio 2010
Le agenzie di rating: inaffidabili, poco credibili, in perenne conflitto di interessi
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