Il ministro dei Beni Culturali Bondi ha annunciato alcuni giorni fa che non andrà al Festival di Cannes in segno di protesta contro l'ammissione del documentario Draquila di Sabina Guzzanti che a suo dire offenderebbe l'Italia.
Personalmente ritengo che Draquila sia un opera di buon livello che ha il pregio di indagare sui retroscena dell'onera di ricostruzione de L'Aquila a seguito del terremoto del 2009. E si pone domande la cui legittimità è confermata dalle recenti inchieste giudiziarie sugli appalti della Protezione civile.
Ma anche si fosse trattato di un prodotto mediocre quando un ministro cerca di fare terra bruciata attorno a un opera che non gli piace fa un cattivo uso del suo ruolo politico. Non certo un bel segnale per chi ha a cuore la libertà di espressione in Italia. L'ennesimo indizio della singolare interpretazione del concetto di liberalismo predominante tra gli uomini della destra al governo
giovedì 13 maggio 2010
Bondi contro Draquila: tragicommedia sul liberalismo di destra
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