Per la prima volta dal 1974, gli elettori britannici si ritrovano con una Camera dei comuni senza un partito con la maggioranza assoluta. E' il cosiddetto Parlamento appeso ( hung Parliament)che vede il rampante leader conservatore Cameron sconfiggere il declinante Labour party dell'ancora più grigio Gordon Brown senza però avere i numeri per governare da solo. I tories infatti guadagnano 306 seggi , 20 meno della maggioranza assoluta; i laburisti invece si assestano a 258 ( con 90 parlamentari in meno rispetto al 2005), mentre il liberaldemocratico Clegg che sembrava aver riscosso grandi consensi nei dibattiti televisivi non è riuscito a tradurli in voti, perdendo addirittura 5 seggi rispetto alle precedenti legislative. A differenza dell'Italia dunque La tv non ha determinato il risultato elettorale d'oltre Manica.
Resta la grande incertezza sugli sviluppi futuri per il governo britannico. Tre gli scenari possibili.
prima ipotesi: Cameron crea un governo di minoranza scendendo a patti per ogni singolo provvedimento con i piccoli partiti a carattere regionale nella Camera dei Comuni.
Seconda ipotesi: Cameron trova un accordo con Clegg per un governo di coalizione con il
Terza ipotesi: ( la più improbabile) il leader laburista e premier uscente Gordon Brown si allea con Clegg per un governo lib-lab con appoggio esterno di singoli deputati di terzi partiti. Rimane il problema di riconsegnare le chiavi di Downing Street a chi è stato sostanzialmente sfiduciato nel suo operato di governo dalla maggioranza degli elettori. Dunque appare problematico pensare a un nuovo incarico a Gordon Brown. Ma se lui si facesse da parte a favore di un suo compagno di partito questa eventualità potrebbe tornare in auge.
venerdì 7 maggio 2010
Elezioni nel Regno Unito senza un trionfatore. Tre soluzioni al rebus per Downing Street
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