Il Coni ha scelto Roma come candidata ufficiale dell'Italia per le Olimpiadi del 2020. La bocciatura di Venezia ha scatenato gli strali campanilistici dei politici locali: l'ex sindaco Cacciari ha definito l'esclusione di Venezia "una scelta miope"e il governatore del Veneto Zaia ha parlato di scelta politica di cui "non condivide nè il metodo né il metodo". C'è poi chi all'interno del Carroccio ha riproposto l'antico linguaggio parlando di scelta romanocentrica.
Al di là del fatto che le ultime Olimpiadi Italiane sono state organizzate nel 2006 nel profondo nord, a Torino, in realtà la decisione di puntare su Roma appare ineccepibile: la Capitale si presentava con requisiti nettamente migliori di Venezia per le infrastrutture, per i trasporti, per gli impianti già a disposizione e per l'esperienza nell'organizzare grandi eventi sportivi ( l'ultimo dei quali, il mondiale di Nuoto del 2009 ha ricevuto un generale apprezzamento ).
I casi di Seoul, Barcellona e Sydney mostrano come organizzare un evento come l'Olimpiade può essere una grande occasione di sviluppo e promozione non solo per Roma ma per tutto il Paese. A patto di agire in spirito di collaborazione mettendo da parte i particolarismi.
mercoledì 19 maggio 2010
Gli anatemi veneti contro Roma olimpica
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