Berlusconi in visita ad Israele ha auspicato una prossima entrata dello stato ebraico nel'UE. La mossa del Cavaliere è un gesto di apertura volto a rafforzare le relazioni tra i due Stati, ma credo che lui stesso sia conscio che tale eventualità non è praticabile. Anzitutto perchè Israele non è uno Stato europeo, nè geograficamente ( condizione richiesta dagli accordi di Copenaghen del 1993) nè culturalmente. Ma cosa più importante Israele non ha alcuna intenzione di entrare nell'Unione Europea perché ciò comporterebbe il dover sottostare a una serie di condizioni come la possibilità di eliminare le barriere all'accesso degli stranieri nel proprio territorio o dei non ebrei alla carriera militare e il dover condividere i propri segreti militari con i partner europei nella prospettiva di una politica di difesa comune. Conseguenze che evidentemente non potrebbero essere accettate da Israele
mercoledì 3 febbraio 2010
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1 commenti:
Mai dire mai
Marista
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