La controversia sul riscaldamento globale del pianeta rischia di uscire dal binario scientifico che gli è proprio per tramutarsi in ideologia tra ecocatastrofisti ed ecoscettici. Dopo la scandalo che in Inghilterra aveva colpito dei ricercatori dell'università East Anglia scoperti a mandarsi email su come falsificare i dati in modo che fossero più convergenti con le loro tesi, ora l'ex direttore di quel centro climatologico dopo essersi dimesso dall'incarico ammette che negli ultimi 15 anni non c'è stato alcun aumento «statisticamente rilevante» della temperatura. Non migliore figura aveva fatto l'Intergovernmental panel on climate change (Ipcc), il forum scientifico dell’Onu, che ha ammesso di aver dato una previsione eccessivamente catastrofica sullo scioglimento dei ghiacciai dell'Himalaya entro il 2035 basandosi su dati imprecisi di un articolo del 1999.
Al di là delle valutazioni su chi sia abbia più ragione tra le due fazioni ritengo che non si debba arrivare a disegnare scenari apocalittici per auspicare una riduzione dell'0inquinamento e delle emissioni di gas serra. Ne guadagneremo tutti in salute e qualità della vita. C'è da auspicare però che gli scienziati passino meno tempo a scannarsi pensando a qualche avanzamento di carriera e cerchino di collaborare anche partendo da posizioni differenti. In gioco c'è la salute di un pianeta fragile che abbiamo il dovere di lasciare alle future generazioni il più possibile accogliente
martedì 16 febbraio 2010
Effetto serra: poca scienza e molta confusione nello scontro tra scettici e catastrofisti
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1 commenti:
già ottimo consiglio ma anche in questo caso l'ego dell'uomo, l'arrivismo e la strategia di chi la spara più grossa hanno la meglio.
un saluto
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