lunedì 6 aprile 2009

Odissea Abruzzo: non è il terremoto che uccide ma la cattiva prevenzione e informazione


Un terremoto ha sconquassato l'Abruzzo e con ogni probabilità la consueta macabra contabilità farà registrare centinaia di vittime. Ma come ha fatto rilevare il geologo del CNR Mario Tozzi non è il terremoto ad uccidere ma le abitazioni che crollano sulla testa delle persone perché non costruite con gli adeguati criteri antisismici. Non è un paese civile quello in cui nel 2009 le persone muoiono sotto le macerie di case fabbricate con pietra di tufo in zone che sono conosciute da tempo come ad alto rischio. L'unica soluzione è quella di prevenire ristrutturando le vecchie abitazioni e ove ciò non sia possibile finanziando la demolizione e la ricostruzione ex novo con criteri adeguati. E' auspicabile che questo tipo di misure vengano adottate nel famoso piano casa del governo; in mancanza ci ritroveremo a fare i conti in maniera periodica con tragedie simili. A questo scenario si aggiunge l'ignoranza generata dalla cattiva informazione dei media ( compreso l'idolatrato Travaglio) : si è diffusa la notizia che un esperto avesse previsto il verificarsi dall'evento sismico. E' nota invece l'impossibilità di capire in anticipo quando si verificheranno i terremoti distruttivi. Le scosse di minore entità spesso non anticipano affatto il verificarsi di un evento di maggiore intensità e anche in questo caso il c.d esperto Giampaolo Giuliani( che in realtà è un tecnico e non un ricercatore) aveva previsto il verificarsi di un terremoto disastroso per la settimana precedente a quando si è verificato e a Sulmona, cioè in una zona diversa da dove è avvenuto. Dando retta a questo tipo di "previsione" si sarebbe verificata l'eventualità di sfollare le persone dalla zona sbagliata per inviarla magari proprio a l'Aquila con conseguenze ancora peggiori rispetto a quanto accaduto.In campo geofisico l'Italia possiede le conoscenze scientifiche al top mondiale. E' comprensibile che di fronte alla tragedia in atto ciò non possa essere considerato sufficiente, ma questo è quanto la scienza ci mette a disposizione. Se i nostri politici vorranno veramente fare prevenzione, e se la nostra stampa volesse informare con maggiore cognizione di causa si farebbe meglio a consultare con più frequenza il sito dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e a dare più ascolto a ciò che han noi da dire i veri esperti

2 commenti:

Danx ha detto...

Speriamo che questa tragedia faccia capire a Berlusconi che serve un rifacimento totale delle case e non un loro ampliamento che aumenterebbe solo i danni!

storico sgrz ha detto...

si speriamo che il piano casa si evolva in questo senso. poi si possono anche aumentare le cubature purchè a esso sia legato a una ristrutturazione in senso antisismico degli edifici interessati.