La manifestazione della Cgil al circo Massimo è stata l'occasione per il più grande sindacato italiano di contarsi e fare valere attraverso il peso dei numeri il proprio peso politico. Il solito balletto sulle cifre ( i partecipanti erano 200.000 secondo la questura, quasi 3 milioni secondo la CGIL) non toglie nulla al fatto che il sindacato ha dato come da tradizione una buona prova della capacità di mobilitare la propria gente. Lascia alquanti perplessi invece il discorso del segretario Epifani dal punto di vista delle proposte e concrete e del ruolo che la CGIL vuole giocare nel paese in u ottica di medio lungo periodo. Si è insistito sulla necessità di eliminare i corporativismi che frenano lo sviluppo del nostro paese, tacendo sul fatto che il sindacato ha contribuito da decenni a creare queste rigidità, ad esempio in un settore come quello del pubblico impiego in cui l'iperprotezione garantita ai lavoratori ha impedito di migliorare l'efficienza nei servizi e l'accesso al lavoro dei giovani più meritevoli. Si è parlato di tutela dei pensionati ma ci si è dimenticati del fatto che la spesa in questo settore è la più alta d'Europa e che essa erode giù il 60% di quanto destinato in totale al Welfare. Ovviamente nessuna autocritica sul ruolo che le politiche sindacali hanno giocato da decenni nel produrre questo sbilanciamento. Si sono invocati i tradizionali ammortizzatori sociali ( ad es, cassa integrazione) come misure a tutela dei lavoratori in difficoltà , ignorando il fatto che tali misure sono già state prese in non poche occasioni dal governo ( ad es in Sardegna) ma sopratutto che nei paesi più avanzati esse sono considerate superate in luogo di sistemi che rendano a coordinare il momento on cui si sostiene economicamente chi perde il lavoro con quello dedicato alla formazione e al reinserimento occupativo.
Ovviamente il bersaglio principale è stato il governo: tale rappresentazione fortemente critica verso l'esecutivo appare eccessiva ( non si può certo imputare al governo di essere respinsabile di una crisi che ha radici altrove) e se può servire a compattare la base, lascia tuttavia all'osservatore neutrale un retrogusto sgradito di già sentito, la sensazione dello strabordare del sindacato nella politica anche come tentativo di coprire le mancanze nell'efficace esercizio del proprio ruolo
domenica 5 aprile 2009
Al Circo Massimo la Cgil si conta ma non da impressione di autorevolezza
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crisi economica,
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6 commenti:
Caro Animale (a)sociale, indipendentemente se io concordi o meno con le tue opinioni il tuo sarebbe anche un blog interessante ma la pubblicità che contiene lo dequalifica.
Quando riterrai di non guadagnare soldi in base a quelli che cliccano per conoscere le tue opinioni, magari ci verrò più spesso.
La libertà di pensiero ha un prezzo, ma soprattutto non è MAI in vendita.
caro il russo
è un pregiudizio sovietico pensare che quando un blog contiene delle inserzioni, chi vi scrive abbia venduto la sua libertà di pensiero
giudicare le opinioni sulla base di questo pregiudizio non è libertà ma dogmatismo
P.S: signor il russo lei che cancella i messaggi delle persone che divergono dalla sua idea di informazione non può certo parlare di libertà
lei concepisce la libertà come la si intendeva nella Russia sovetica, quella di essere censurati :)
CIAO FABRIZIO , TI RINGRAZIO DEL COMMENTO LASCIATO SUL MIO BLOG .
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SI , SONO SICURO DELLE TUE RAGIONI , VEDI , CGIL STA FACENDO I CONTI CON LE SUE DIVERSE ANIME , UNA MODERATA CHE FA RIFERIMENTO AL PD E UNA PIU' A SINISTRA . IN QUESTA SITUAZIONE MEDIATA STA DIMOSTRANDO POCA EFFICACIA NELLA POLITICA SINDACALE , STA TENENDO IN VITA UNA CONFLITTUALITA' LUNGA E PRIVA DI SBOCCO , CHE STA DIMOSTRANDO DI NON SORTIRE EFFETTI IN TERMINI SINDACALI MA SOLO IN TERMINI DI DISSENSO POLITICO .
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PROPAGANDA .
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PER QUELLO CHE MI RIGUARDA , CREDO CHE IN OGNI CASO E' NECESSARIO MANTENERE UNA POSIZIONE FORTEMENTE CRITICA NEI CONFRONTI DI QUESTO ESECUTIVO , QUINDI POCO MALE CHE SIA CGIL , ANCHE PERCHE' E' L' UNICA CHE TI PERMETTE DI PROTESTARE IN TERMINI DEMOCRATICI E NON VIOLENTI .
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PER IL RESTO AVREMO MODO DI APPROFONDIRE .
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COMPLIMENTI PER IL TUO BLOG , GENIALE E INTERESSANTE .
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TI SALUTO IN AMICIZIA , TI INSERIRO' TRA I MIEI AMICI , ALTRO NON PUO' ESSERE UNA PERSONA CHE SI ESPRIME CON TANTA GENTILEZZA .
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BRUNO710 "SINDACATOEROCK.MYBLOG.IT"
ciao Bruno
sono ovvimente d'accordo con te sul fatto che occorra avere un atteggiamento critico su questo governo , così come con tutti i governi in generale.
Altrettanto ovvio che la CGIL abbia il pieno diritto di manifestare il proprio dissenso e infatti ancora una volta la grande forza della sinistra è stata quella di saper mobilitare la propria base, cosa molto importante in una democrazia. Le mie perplessità invece riguardavano il merito delle cose dette da Epifani che rappresentano invece un sindacato burocratizzato che interpreta solo a parole il malessere dei precari, di chi vive alle soglie della povertà e di chi passa i migliori anni della sua vita studiando per poi ritrovarsi con la magra e unica consolazione del pezzo di carta in mano.
Ti saluto ringraziandoti per i complimenti che ricambio.
Spero che questo possa essere solo il primo di una lunga e fruttuosa serie di scambi di opinioni.
Faber
l'autocritica sembra essere un esercizio sconosciuto alla rappresentanza sindacale, in modo talmente pervicace da apparire quasi una fobia, come.
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