L'art 21 della nostra Carta recita: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.". Questo diritto deve valere per tutti coloro che risiedono nel territorio del nostro Stato. Le persone che ieri hanno impedito a Dell'Utri di parlare dei psuedo-Diari di Mussolini durante un incontro culturale a Como hanno nei nei comportamenti tradito quella Costituzione che dichiarano a parole di difendere.
martedì 31 agosto 2010
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6 commenti:
forse i "bolscevici-fascisti" come li chiami avrebbero reagito diversamente se dell'utri avesse fatto la stessa cosa in collegamento su un maxi schermo.. dal carcere, luogo dove ancora non mette piede.
come lui altri...
Dell'Utri non è ancora stato condannato in via definitiva e fino ad allora potrà piacere o meno, ha diritto a circolare da uomo libero. Chi sostiene di difendere la Costituzione dovrebbe tenere a mente anche l'art 27 sulla presunzione di innocenza
Invece i processi di piazza in uno stato di diritto non sono ammessi
Quando avrà la condanna definitiva allora la scusa sarà : colpa delle toghe rosse. Sono sicuro!
Stiamo perdendo il senso delle cose.
Tra di noi stessi, si suppone persone oneste, dibattiamo sul fatto che una persona condannata in appello possa ancora essere senatore della repubblica dichiarando addirittura che "della politica non gliene frega niente, è solo per sfuggire alla galera".
E noi paghiamo il suo stipendione! Certo che ce ne vuole eh!?
quando ci sarà la condanna definitiva allora dovrà andare in galera.
ma la sentenza la devono emettere i giudici.
E' una difesa senza senso sostenere che fino alla condanna definitiva Dell'Utri è innocente... Anche perchè fino a prova contraria nessuno ha gridato "Colpevole"! Dell'Utri è un mafioso, e questo non cambia nè che venga condannato, nè che venga assolto! I rapporti accertati con boss mafiosi lo rendono colluso, punto. La decenza vorrebbe che condannato o no un uomo che ha avuto rapporti con boss mafiosi non sieda in parlamento... Se con il voto non c'è modo di escludere un mafioso dalla vita pubblica, bisogna ricorrere ad altre soluzioni, e la contestazione è un modo civile di opporsi ad un sopruso (qual'è l'ubicare Dell'Utri in Senato)! D'altra parte l'articolo stesso della costituzione che tu hai citato difende allo stesso tempo i diritti di persone libere che intendono esprimere liberamente il loro pensiero in un luogo pubblico, quindi anche chi decide di sostenere che Dell'Utri è un mafioso...
@ liscadipesce
sostenere che è senza senso che una persona prima della condanna definitiva sia innocente manda a puttane lo stato di diritto.
questo vale per Dell'Utri come qualsiasi altro cittadino.
quei signori non hanno pronunciato la parola colpevole ma hanno già emesso la sentenza. Un potere che non è di loro competenza.
Per quanto probabile la collusione con la mafia di Dell'Utri deve essere accertata in sede giudiziaria e non tramite gli strali di invasati e estemporanei forcaioli di piazza
a tal proposito evidentemente a lei sfugge la sottile differenza tra il contestare una persona e impedirgli materialmente di parlare.
vedere dell'Utri in parlamento mi ripugna ma che le piaccia o no ha ricevuto regolare mandato dagli elettori e fino a quando non sarà condannato in via definitiva ha diritto a restarci.
c'è una cosa che mi disgusta ancora di più: vedere persone che si ergono a difensori della legalità e della democrazia ma che in realtà intendono sovvertirla con processi di piazza.
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