Il vertice di maggioranza tra Berlusconi e Bossi si è concluso con una reciproca rinuncia: niente elezioni subito come auspicava il Senatur, nessuna alleanza con l'UDC come desiderato dal Cavaliere. La situazione per il governo resta precaria, visto che la maggioranza rimane appesa al sottile filo dell'appoggio dei finiani.
Provo a ipotizzare la prossima mossa di Bossi e Berlusconi: il governo presenterà la fiducia su un programma basato sui famosi cinque punti ( federlismo, riforma fiscale, sud, giustizia, sicurezza) con l'inclusione nel pacchetto di processo breve e legittimo impedimento. Si tratta di una vera scommessa che conta sulla debolezza del gruppo di Futuro e Libertà. Questi ultimi si troveranno di fronte a un bivio: accettare il programma nel suo insieme, mettendo a forte rischio la credibilità della propria iniziativa politica, oppure votare contro, con la conseguente definitiva emarginazione all'interno del centro destra che ne metterebbe a rischio la stessa sopravvivenza in caso di successive elezioni.
Un azzardo calcolato per il duo B&B perchè in ogni caso si arriverà alla resa definitiva dei conti con i dissidenti
giovedì 26 agosto 2010
Il summit del lago Maggiore rafforza l'asse tra Berlusconi e Bossi
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