Il Berlusconismo è delegittimazione e editti contro gli avversari politici. "Nessuno ci potrà più convincere che il berlusconismo non coincida con il dossieraggio e con i ricatti, con la menzogna che diventa strumento per attaccare scientificamente l’avversario e magari distruggerlo." E' quanto scrive in un editoriale Filippo Rossi, direttore di FareFuturo, la fondazione presieduta da Gianfranco Fini. Non mancano i mea culpa per aver preso atto della situazione con colpevole ritardo "Oggi ha ragione chi dice: perché non ci avete pensato prima? Non c'è una risposta che non contempli un pizzico di vergogna." una presa di posizione durissima non condivisa però dai finiani e definita dai capogruppo Bocchino e Viespoli "fuori misura".
La contraddizione dialettica tra le opinioni di Filippo Rossi e quelle dei presidenti dei gruppi parlamentari è sintomatica della precarietà in cui si trova lo schieramento capeggiato da Fini: da una parte la presa di coscienza dell'errore di concedersi completamente a Berlusconi, dall'altra la necessità di attendere il rafforzamento di "Futuro e Libertà per l'Italia" prima di agire conseguentemente alle convinzioni maturate, operando lo strappo definitivo con il PDLl. Il limbo in cui si trovano costringe Fini & C. a mantenersi prudenti; un atteggiamento obbligato ma che gli elettori di riferimento potrebbero anche non gradire valutandone negativamente l'ambiguità. Con il Cavaliere pronto a calcare la mano e approfittarne
venerdì 20 agosto 2010
I tormenti interiori di Fini & C: FareFuturo condanna il berlusconismo; Bocchino e Viespoli frenano
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