domenica 28 dicembre 2008

La scuola elementare ( o primaria) tra eccellenze e sprechi

I confronti internazionali proposti dall'IEA dipingono una scuola primaria italiana di buona qualità. Stando al rapporto PIRLS che misura la capacità di apprendimento nella lettura gli studenti di 9 anni del nostro paese raggiungono un eccellente sesto posto ( secondi in Europa); meno entusiasmanti ma comunque al di sopra della media internazionale il rendimento nelle scienze ( 10° posto) e nella matematica (16° posto) nella classificazione TIMSS ( il testo relativo alle competenze matematico-scientifiche). Ma come emerge dal rapporto Ocse "Education at a glance", l'organizzazione del sistema scolastico presenta aspetti contraddittori. Da una parte infatti la spesa per studente nella scuola primaria ( compresa di tutti i servizi) è nettamente superiore alla media OCSE ( 6800 dollari contro 6200 ) [ tabella T b 1.1a] Ma se fanno i conti analizzando la spesa che va effettivamente a indirizzarsi verso i servizi educativi si nota che la spesa è indirizzata maggiormente verso le retribuzioni al personale di quanto avvenga nei paesi OCSE (81,7% contro 80, 5%, tab T B.6.2a] . Le contraddizioni emergono ancora più pesantemente se si tiene contro dei dati riguardanti il personale docente che visti i presupposti di spesa si supporrebbe ben pagato: invece per un verso i salari degli insegnati sono inferiori alla media ( 24000 dollari contro 27000 della media OCSE) [ tab T d 3.1], e per contro per fare lavorare tutti occorre che il rapporto studenti per insegnante sia inferiore alla media OCSE ( 18, 4 contro 21,5 ) [ Tab T D 2.1]e che il numero delle ore lavorate dai nostri insegnanti sia di 167 all'anno rispetto alla media OCSE di 187 [ tab T D 4.1] . E questo nonostante i nostri ragazzi passino più tempo in classe rispetto ai coetanei degli altri paesi ( 891 ore annuali contro una media OCSE di 790 tra i 7-8 anni e di 810 tra i bambini di 9 anni) [tab. T D1.1]Questo indica difetti nell'utilizzo delle risorse e un eccesso di personale rispetto a quanto sarebbe necessario: sprechi che il decreto Gelmini è riuscito a frenare solo in parte relativamente alla parte amministrativa trovando invece un ostacolo insuperabile nell'abolizione del maestro unico. Si può fare meglio tenendo conto che paesi come la Corea che spendono grosso come noi consentono ai loro sudenti di ottenere prestazioni di gran lunga migliori nei test PISA ( riguardanti i rahazzi tra i 6 e i 15 anni) [ vedi grafico C B.7.2]

0 commenti: