Mi ha colpito il titolo del "Fatto quotidiano" a commento del discorso programmatico di Monti in Senato. "Tasse, lavoro e Ici, l'amara medicina di Monti".
Forse Padellaro, Travaglio e soci preferivano chi annunciava meno tasse per tutti, un milione di posti di lavoro e l'abolizione dell'ICI. Amano Berlusconi ma non hanno il coraggio di dirlo apertamente ai loro lettori?
Il governo Monti si appresta a varare misure impopolari che comporteranno grossi sacrifici per gli Italiani. L'obiettivo è quello di evitare il collasso dei conti pubblici, stimolare la crescita economica e riacquisire quella credibilità necessaria per fronteggiare le offensive della speculazione finanziaria e per restituire all'Italia la necessaria autorevolezza sul tavolo europeo e globale. Anche dalla stampa, orfana delle prodezze del Cavaliere, è lecito attendersi un innalzamento "a livello europeo" degli standard di critica. Serve più costrutto e meno demagogia, meno richiamo alla pancia e più alla testa dei lettori.
venerdì 18 novembre 2011
Monti, l'Europa e i tormenti del Fatto Quotidiano
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