martedì 2 agosto 2011

Zapatero al passo d'addio. Una Spagna in ginocchio guarda al passato

Le elezioni generali in Spagna si svolgeranno il 20 novembre , con quattro mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura. E il premier Zapatero getta la spugna: il paladino dei diritti civili non si ricandiderà travolto dalla crisi economica in cui versa da anni il Paese. Il crollo della sua popolarità è dovuto all'incapacità tempestivamente i problemi della società spagnola che viveva al di sopra delle sue possibilità cavalcando l'illusione di una crescita senza freni. Problemi in un certo senso simili a quelli dell'Italia: chissà che non possa essere una proficua lezione per i politici e l'opinione pubblica di casa nostra
Non è detto che il successore sappia fare meglio di Zapatero: il leader dei popolari Mariano rajoy, e Alfredo Perez de Rubalcaba per i socialisti, rappresentano un ritorno alla vecchia politica degli Aznar e Felipe Gonzalez.

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