il Mattino sta facendo una bella inchieste sul voto di scambio a Napoli. Personaggi legati direttamente o indirettamente alla Camorra vendono pacchetti di voti a 50 euro cadauna al migliore offerente. Ora l'inchiesta si allarga ai disoccupati. Il meccanismo ruota attorno a sigle sindacali di senza lavoro che predispongono propri comitati elettorali che concentrano la loro attenzione su un determinato candidato. vengono raccolti i nominativi dei votanti che s’impegnano a dare la preferenza in cambio del sussidio o di un posto. La procedura di controllo: dalla residenza si risale al seggio di appartenenza, in modo da poter verificare che a ciascun seggio corrispondano effettivamente il numero dei voti inizialmente preventivato. Il pagamento dovrebbe avvenire solo dopk che l'elettore si sia recato al seggio per votare il candidato concordato. Favorite sono le organizzazioni in grado di spostare pacchetti di preferenze.
La Digos ha diramato una informativa per rafforzare i controlli nelle aree più a rischio, da Scampia ai Quartieri spagnoli. La Procura attende i rapporti della polizia per poter a sua volta procedere relativamente alle ipotesi di reato..
mercoledì 24 marzo 2010
A Napoli tra camorristi e disoccupati regna il voto di scambio
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