venerdì 26 marzo 2010

Lo scandalo pedofilia coinvolge anche Joseph Ratzinger? gli interessi della Chiesa e quelli delle vittime di abusi


Lo scandalo pedofilia torna a colpire la Chiesa e questa volta le indiscrezioni vorrebbero implicato lo stesso papa Ratzinger che ai tempi in cui era arcivescovo di Monaco avrebbe acconsentito al trasferimento nella sua diocesi di un sacerdote accusato di abusi sessuali verso minori. Non mi sfugge il fatto che dietro a queste ricorrenti accuse ci siano anche motivazioni anticlericali. Rimane il fatto che l'interesse principale dovrebbe consistere nella salvaguardia degli innocenti che hanno subito le violenze. Per questa ragione la Chiesa dovrebbe in primo luogo impegnare le sue energie nel recuperare i bambini che hanno subito dei torti così atroci da parte di membri del suo clero. La procedura di indagine canonica invece segue canali di assoluta riservatezza dando invece la sensazione di mettere al primo posto il mantenimento della rispettabilità dell'istituzione ecclesiastica. L'osservatore Romano scrive che tutto ciò non impedisce una parallela denuncia anche in sede civile. Formalmente è vero: ma di certo la segretezza con cui essa viene svolta non incoraggia quella collaborazione con le autorità civili che invece sarebbe auspicabile. La Chiesa non ha capito che in questo caso il silenzio non è una virtù. Venendo a mancare l'auspicata trasparenza appare poco credibile il proporsi come il bersaglio di un accerchiamento mediatico volto a delegittimarla .

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