Dopo le pronunce del Tar del Lazio e dell'ufficio elettorale della regione che hanno escluso la lista del PDL, la linea portata avanti da Berlusconi è quella volta a sostenere l'esistenza di un disegno della sinistra e dei giudici per impedire al PDl di partecipare alle elezioni. L'idea di una sinistra che per gareggiare da sola cerca di eliminare l'avversario politico è una costante di Berlusconi e per questo Bersani parla di un disco rotto riferendosi alle parole del premier. Sta di fatto che questo disco rotto ha invece ottime possibilità di produrre un suono gradevole alle orecchie dell'opinione pubblica. Perchè è prevedibile che la campagna del Cavaliere sia pressante fino alla data del voto e perché il Pd non sembra essere in grado di opporre una strategia comunicativa altrettanto efficace. Tanto più in se si considera il rischio di appiattirsi sulle posizioni forcaiole di Di Pietro che piacciono tanto ai suoi fans ma che a poco servono nel tentativo di conquistare l'elettorato moderato.
venerdì 12 marzo 2010
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