sabato 20 marzo 2010

Il presidenzialismo di Berlusconi guarda più ad Arcore che agli Stati Uniti


Berlusconi ha rilanciato la carta del presidenzialismo proponendo la elezione diretta del presidente della Repubblica. Ma il presidenzialismo che ha in testa il presidente del Consiglio è molto differente da quello del celebre modello americano . Per Silvio essere eletti direttamente dal popolo significherebbe essere autorizzati a fare quello che gli pare senza quei pesi e contrappesi ( Checks and balances) del sistema statunitense che invece a lui nei fatti infastidiscono tanto. Negli Stati Uniti titolare esclusivo della funzione legislativa è il Congresso e pur essendoci gli ordini esecutivi ( i c.d. executive orders) un presidente si sognerebbe di governare a suon di decreti come fa il nostro Papi. Nentre negli Stati Uniti il presidente Clinton è stato sottoposto a procedura di impeachment per aver mentito in una dichiarazione giurata sulla sua relazione con Monica Lewinsky in Italia Berlusconi si fa le leggi per evitare i processi che lo vedono imputato in reati ben più gravi. Mentre negli Stati Uniti è il Congresso a stabilire l'ammontare del budget finanziario con cui l'amministrazione presidenziale può svolgere le sue politiche, in Italia il governo per eliminare ogni tipo di dibattito ha posta la fiducia sulla legge finanziaria. Notate qualche differenza tra il presidenzialismo americano e quello che ha in mente il Cavaliere?

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